"...Io lasciai la mia classe e feci lega con la gente del basso ceto". Così nacque l'arte di Bertold Brecht.
Poeta, drammaturgo e regista teatrale, nasce in una famiglia agiata ad Augusta, in Baviera, nel 1898. Durante gli anni del liceo, in piena guerra, manifesta un forte atteggiamento antimilitarista che gli crea non pochi problemi. "Solo degli stupidi possono essere così vanitosi da desiderare la morte, tanto più che pronunciano simili affermazioni quando si ritengono ancora ben lontani dall'ultima ora..." scrive in un tema dedicato a chi muore per la patria e ben presto, attraverso le sue opere, darà voce alle decise convinzioni pacifiste e antiborghesi.
Il carattere dei suoi componimenti è infatti prevalentemente sociale, ma trovano spazio anche l'amore, la morte, la natura, gli oggetti... Brecht è un poeta che attrae per il linguaggio diretto: non solo rime, ma una forma esplicita e spontanea, quasi colloquiale e ricca di immagini.Nei testi teatrali, pungenti, e sciolti dalle regole della retorica, riesce a suscitare nello spettatore la presa di coscienza delle disuguaglianze sociali con una conseguente spinta al dibattito ed alla critica. L' "Opera da tre soldi" è forse la più celebre delle sue produzioni: Brecht, pochi mesi prima di morire, riesce ad assistere alla prima di Milano, diretta dal Maestro Giorgio Strehler. Un successo.