E' successo. Succede talvolta di raggiungere quel paese immaginario da cui non si ritorna mai uguali a prima. Consolata, e tormentata dai ricordi, la vita sembra scorrere troppo lentamente per quanto è tesa nella speranza di partire di nuovo... Solo un poeta poteva trovare le parole per descrivere quel viaggio. Ecco Baudelaire:
Bimba mia, mia sorella pensa alla dolcezza d'andare a vivere insieme laggiù! Amare a bell'agio, amare e morire nel paese che ti somiglia I soli umidi di quei cieli torbidi hanno per il mio spirito gli incanti sì misteriosi dei tuoi occhi infidi che brillano attraverso le lacrime Tutto, laggiù, è ordine e beltà lusso, calma e voluttà.
Mobili rilucenti, levigati dagli anni, ornerebbero la nostra stanza; i più rari fiori, che uniscono i loro odori ai vaghi profumi dell'ambra, i ricchi soffitti, gli specchi profondi, lo splendore orientale, tutto parlerebbe, segretamente all'anima la sua dolce lingua nativa Tutto, laggiù, è ordine e beltà lusso, calma e voluttà.
Guarda su quei canali dormir quei bastimenti dall'estro vagabondo: solo per saziare ogni tuo desiderio vengono dai confini del mondo. I soli occidui vestono i campi, i canali, l'intera città, di giacinto e d'oro; s'addormenta il mondo in una calma luminosità. Tutto, laggiù, è ordine e beltà lusso, calma e voluttà.
Dipinto di Tilly Strauss
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