Namibia: l'Africa in poesia
Quante volte si sente parlare di Africa, della sua fame, di battaglie e di razzismo... Si organizzano conferenze, spedizioni, concerti stratosferici, ma gli africani restano laggiù: un'entità troppo lontana dal nostro mondo, una vita che si riesce a immaginare a stento, tempestata da dolori e da sollievi che noi non abbiamo conosciuto. Forse per questo motivo fa un certo effetto imbattersi nelle parole di chi ha visto scorrere eventi tanto drammatici, parole sussurrate... più spesso gridate, trasformate in poesia. La casa editrice Edizioni dell'Arco ha intuito la necessità di alimentare queste voci, di farle giungere alle nostre case e ha pubblicato una raccolta intitolata "Poeti Africani Anti-Apartheid". Si tratta di autori in gran parte sconosciuti, provenienti da diversi paesi africani che hanno in comune la sofferenza, la speranza, ma soprattutto, una forte valenza artistica: la poesia supera ogni colore, ogni confine.
Namibia E' là in quel paese che ho atteso il momento della rivolta. Il momento di tutto e di niente, solitaria, guardo l'Africa Dio! Sdraiarmi per strada All'ingresso della Vita. Questa vita che non ho chiesto. Nascosto sotto le coltri dell'angoscia Giace il mio Amore, annegato nel sudiciume. Certo, lo sapevo, Seduta sul marciapiede, Guardo ancora quest'Africa. Non aver paura, mi dice la voce, Il mio cuore è grande come il mare. E per questo Io ti saluto; Namibia guarda Il volo ritmato della mia mano. Giro per le tue strade nere e bianche, Sento che le tue radici manifestano vigore e debolezza; Nel mio corpo, nella mia testa, nel mio sangue, E tutto in me lo afferma. Non so da dove vengo, Ma so che arrivo.
Perpetue Kassy Trad. M.Luzi Foto: M.Santi
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