L'abbecedario di Pinocchio
Leggendo i libri classici della letteratura per bambini, si incontrano parole strane, vecchie, che non si usano più. Ma non servono proprio? Sì che servono! Si può fare una poesia... Ci sono parole che ormai fanno sorridere anche noi, figuriamoci i bambini! Eppure sono preziose, da ricordare, perchè un tempo davvero c'era il calamaio, si faceva merenda con pere e salame (con le pere!?) e si giocava a biglie... Forse, metterle tutte insieme creando una filastrocca (parola ben buffa anche questa) avrà aiutato i bambini ad appropriarsene, a considerarle meno lontane e, sicuramente, essendo una produzione collettiva, a ridacchiare per un bel po'... L'abbecedario di Pinocchio sono e di antiche parole vi porto il suono sono vecchio, polveroso e consumato di tempi passati conservo ancora il fiato. A voi bimbi moderni con libri colorati e bei quaderni posso insegnare parole non più usate ma in un tempo lontano molto amate. Balocchi, brocca, citrulli e garzone sembrano proprio una bella canzone, osteria, zecchini, babbo, calamaio e già risento le urla di quel burattinaio! Altre parole vi posso insegnare cari bambini se volete ascoltare. Sono parole che tolgono la fame sono latte, polenta, pere e salame. Sono parole che portano allegria son trottola, palla, biglie e compagnia. Sono parole che rubano risate son barbagianni, cuccagna e zuccate. Infine c'è una parola antica e sempre nuova è arcobaleno che porta pace e gioia. Classe terza A Scuola Primaria Toscanini Torino "Poesie e Filastrocche.Arcobaleni nel crepuscolo" a cura di M.Dino Ed.Il Capitello
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