Brecht e una certa logica femminile
C'è a volte una strana razionalità nelle "tattiche" di conquista e alcuni luoghi comuni da sfatare, almeno in certi casi... Bertold Brecht dà voce ad una "cacciatrice" che cade nella sua stessa trappola: è facile per una donna avere l'uomo che si desidera, molto più difficile conquistarne l'amore e la dedizione. La saggezza popolare da sempre predica una "sana" indifferenza: pare che il genere umano perda la testa per chi si dimostra sfuggente e distaccato, ma può anche capitare che, tra capricci e negazioni, ci si ritrovi invischiati in una pericolosa forma di ossessione. "Ho aperto il rubinetto del gas... Ho preso denaro in prestito a suo nome..." Questa donna ha corso rischi incalcolabili, si è ferita, umiliata... Ma tutto passa, ci ricorda il poeta, anche i sogni sbagliati.
Averlo è stato facile. Mi riuscì già la seconda sera. Aspettai la terza (e sapevo di correre un rischio), allora disse ridendo: è per il sale da bagno, non per i tuoi capelli! Ma averlo è stato facile. Subito dopo l'abbraccio me ne andai via per un mese. Un giorno su tre lo lasciavo. Non gli scrissi mai. Ma prova a conservare la neve nella pentola! S'insudicia da sè. Feci più di quanto potevo quando già era tutto finito. Ho buttato fuori le puttane che gli dormivano accanto, come se fosse la regola, l'ho fatto ridendo e piangendo. Ho aperto il rubinetto del gas cinque minuti prima che venisse. Ho preso denaro in prestito a suo nome: non è servito a nulla. Ma una notte dormii e un mattino mi alzai e mi lavai da capo a piedi, mangiai e dissi tra me: è finita. In verità ho dormito con lui ancora due volte, ma, nel nome di Dio e di mia madre: non fu nulla. Come ogni cosa passa, anche questa passò. Bertold Brecht Dipinto: "Il dubbio" G.Balla
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