In italiano il suo nome si pronuncia " visluava scimborska" è una poetessa dei giorni nostri, polacca, vincitrice di un premio Nobel. Eppure, chi non è proprio appassionato di poesia, è difficile che conosca i suoi versi. Un peccato.
Nasce nel 1923, la sua famiglia presto si trasferisce a Cracovia, sua attuale residenza e trascorre la giovinezza, come la maggior parte dei giovani scrittori dell'epoca, aderendo all'ideologia comunista polacca. Nelle sue prime opere l'influenza politica è notevole, ma in seguito la delusione per una fede giovanile mal riposta, la porterà a ricordare quel periodo con dure parole: "Ho fatto parte di una generazione che ha creduto. Io credevo. Svolgevo i miei compiti in versi con il convincimento di far bene. E' stata la peggiore esperienza della mia vita." In ogni caso Wislawa Szymborska non ama parlare di sè: la sua è una vita "privata", che non cede a scandali nè pettegolezzi. Molto meglio parlare delle sue poesie, che Adelphi ha di recente riproposto in una raccolta di scritti pubblicati tra il 1957 e il 1993 dal titolo "Vista con granello di sabbia". La veste editoriale è quella che caratterizza i romanzi della raffinata casa editrice e sfogliando le pagine la sensazione è quella di leggere brevi racconti, punti di vista, quelli dell'autrice, semplici da comprendere e ricchi di spunti da approfondire nel proprio pensiero. Il linguaggio immediato, spesso velato di sottile ironia, conquista all'istante, anche perchè non pretende di offrire risposte, ma pone domande continue affrontando ogni argomento, anche il più doloroso, senza mai cedere all'angoscia e alla disperazione. Pietro Marchesani, curatore del volume, osserva come "l'incanto" sia il segreto della poetessa: "E proprio l'incanto con cui sa guardare quell'universo ha il potere di renderlo più sopportabile e lieve." Lasciamoci allora incantare dai versi di Wislawa Szymborska... "Un miracolo supplementare, come ogni cosa: l'inimmaginabile è immaginabile."
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