Dalla prima raccolta "Residenze sulla terra" parole che fanno arrossire, ma per la svelata intimità di un'anima. Neruda graffia. Graffia con i versi e con le immagini che rimandano: il suo sguardo è duro, la parola "amore" è privilegio degli adulteri ed è l'unico cenno di romanticismo nel descrivere gli incontri di cui vorrebbe essere solo un attento osservatore. Non può limitarsi ad osservare,perchè quello che vede, è vero, non tocca il corpo, ma coinvolge tutta la sua anima. I graffi più profondi non sono dati delle carezze sudate, dai baci viscidi o dal debito coniugale, ma sono quelli della tragica solitudine che lo circonda, lo penetra, cospira contro di lui, infine lo assedia senza sosta. I giovani omosessuali e le ragazze innamorate e le lunghe vedove che soffrono di delirante insonnia e le giovani signore ingravidate da trenta ore e i rauchi gatti che attraversano il mio giardino buio, come una collana di palpitanti ostriche sessuali circondano la mia residenza solitaria, come nemici impiantati contro la mia anima, come cospiratori in veste da camera con la consegna di scambiarsi lunghi viscidi baci. L'estate radiosa guida gli innamorati in uniformi reggimenti malinconici, formati da grasse e magre e gaie e tristi coppie: sotto le eleganti palme, vicino all'oceano e alla luna, c'è una continua vita di pantaloni e gonne, un frusciare di calze di seta accarezzate, seni di donna che luccicano come occhi. Il piccolo impiegato, dopo tanto, dopo il trantran settimanale e i romanzi che legge la sera a letto, ha definitivamente sedotto la sua vicina e la porta negli squallidi cinematografi dove gli eroi son puledri o principi appassionati, e ne accarezza le gambe piene di dolce peluria con le ardenti mani sudate che puzzano di sigaretta. Le sere del seduttore e le notti degli sposi si uniscono come due lenzuoli per seppellirmi, e le ore dopo desinare, quando i giovani studenti e le giovani studentesse e i sacerdoti si masturbano, e gli animali fornicano senza preludi e le api odorano di sangue e le mosche ronzano colleriche e i cugini fanno strani giochi con le cugine e i medici guardano con rabbia il marito della giovane paziente, e le ore del mattino quando il professore, come per una svista, assolve il suo debito coniugale e fa colazione, e più ancora gli adùlteri, che si amano di vero amore sopra letti alti e lunghi come imbarcazioni: immancabilmente, incessantemente mi assedia questo gran bosco di respiri e di viluppi con grandi fiori simili a bocche e a dentature e nere radici a forma di unghie e di scarpe. Pablo Neruda Dipinto: "Coppie" S.Natali
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