Il posto pių bello di Ferlinghetti
Per Lawrence Ferlinghetti il posto più bello del mondo è il mondo! Certo, se non stiamo a guardare alcuni piccoli, irrilevanti dettagli... Fernanda Pivano l'ha definito il "Prevert d'America"; Senesi ne ha parlato come di un poeta a dimensione socio-politica, con profonde suggestioni mistiche; ma per i ragazzi di un'intera generazione, Ferlinghetti ha rappresentato la preziosa testimonianza della realtà americana in versi che si sono spogliati di ogni ornamento letterario per poter essere guardati e declamati, in una dimensione che supera il limite della carta stampata. "La poesia che si è fatta udire di recente è ciò che potrebbe essere chiamata 'poesia di strada'. - Afferma Ferlinghetti - Perché consiste nel far uscire il poeta dal suo interiore santuario estetico dove troppo a lungo è rimasto a contemplare il suo complicato ombelico. Consiste nel riportare la poesia nella strada dove era una volta, fuori dalle classi, fuori dalle facoltà e in realtà fuori dalla pagina stampata. La parola stampata ha reso la poesia silenziosa. Ma la poesia di cui parlo qui è poesia parlata, poesia concepita come messaggio orale. A volte è stata letta col jazz, a volte no... quello che importa è che questa poesia usa gli occhi e le orecchie come non sono mai stati usati per molti anni". E così, i suoi versi rimangono attuali: scuotono i ragazzi di oggi, come accadde cinquant'anni fa con i loro padri... Come nel caso di questa poesia, composta nel 1955, ma, a leggerla, potrebbe essere stata scritta ieri. Il mondo è un gran bel posto in cui nascere se non v'importa che la felicità non sia sempre così divertente se non v'importa un po' d’inferno qua e là proprio quando tutto va bene perché anche in paradiso
non è che si canti tutto il tempo
Il mondo è un gran bel posto in cui nascere se non v'importa che qualcuno muoia continuamente o magari solo di fame per un po’ di tempo il che non è poi tanto male
se non si tratta di voi
Oh il mondo è un gran bel posto in cui nascere se non v'importa molto di qualche cervello perso su ai posti di comando o di una bomba o due di tanto in tanto sui vostri visi alzati o di simili contrattempi cui va soggetta la nostra società di Gran Marca con i suoi uomini distinti e con quelli estinti e i suoi preti e altri poliziotti e le sue svariate segregazioni e indagini parlamentari e altre costipazioni che la nostra sciocca carne eredita
Sì il mondo è il posto più bello del mondo per un sacco di cose come fare buffonate e fare l'amore essere tristi e cantare canzoni sottovoce
e avere ispirazioni e andare in giro guardando ogni cosa odorando fiori e dare pizzicotti alle statue e persino pensare e baciare la gente e fare bambini e portare i pantaloni e agitare cappelli e ballare e andare a nuotare nei fiumi e fare picnic
nel pieno dell'estate
e insomma “godendosi la vita”
Sì
ma poi proprio sul più bello di tutto questo arriva sorridendo l'impresario di pompe funebri.
Lawrence Ferlinghetti
Fotografia di Agatha Katzensprung
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