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Palazzeschi si diverte
Di Alessandra Mazzucco (del 01/03/2009 @ 12:18:14, in Tra lacrime e sorrisi, linkato 7213 volte)

 

 

 

 

 

 

 

 

Versi scanzonati e impertinenti e finalmente il poeta si diverte!  Affascinato dallo spirito di sperimentazione ed eversione dei futuristi da cui però presto si allontana, Palazzeschi ha giocato molto con le parole: le ha mescolate, deformate, trasformate in suoni strampalati con notevole spasso sicuramente, ma anche con un intento ben preciso: abbattere le ipocrite convenzioni della società borghese attraverso la demolizione dei termini tradizionali della letteratura.
Questa licenza poetica ne è un simpatico esempio.
 
 
 
Tri tri tri,
 
fru fru fru,
 
uhi uhi uhi,
 
ihu ihu ihu.
 
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie: sono il suo diletto.
 
Cucù rucù,
 
rurù cucù,
 
cuccuccuccurucù!
 
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche.
 
Aldo Palazzeschi
 
Dipinto: "La risata" di U.Boccioni